Corpo e infanzia in situazione migratoria - Université Paris Nanterre Accéder directement au contenu
Article Dans Une Revue INTERAZIONI Année : 2014

Corpo e infanzia in situazione migratoria

Résumé

La prospettiva di questo articolo si situa nell'ambito di una sociologia e antropologia dell'infanzia che sottolinea la capacità che bambine e bambini hanno di agire su di sé e sugli altri, di produrre cultura e di dar forma alle strutture e alle dinamiche sociali. Una risorsa centrale di tale capacità d'azione è il corpo, in quanto costruzione discorsiva ed esperienza quotidiana di trasformazione. Nei bambini la dimensione d'incompiutezza propria alla condizione umana e fonte di pratiche culturali e sociali di soggettivazione, si rende più visibile. Crescere si configura come un lavoro complesso in cui interagiscono l'interiorizzazione di tecniche del corpo e forme personali di creatività, in cui il corpo incompiuto funziona come risorsa identitaria e di agency. Lungi dall'essere soltanto il luogo d'iscrizione delle identità e delle differenze, il corpo costituisce anche il luogo della loro fabbricazione: i bambini sono quindi attivi nella costruzione, riproduzione e interpretazione delle differenze tra sé e gli altri. Dopo una sintesi critica degli approcci fondati sull'analisi della vulnerabilità dei bambini migranti, richiedenti asilo o "discendenti" d'immigrati, questo articolo si interroga sulle modalità dell'agency infantile nel campo migratorio e nei processi di etnicizzazione che ne conseguono.
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hal-02171367 , version 1 (15-11-2019)

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Nicoletta Diasio, Simona Tersigni. Corpo e infanzia in situazione migratoria. INTERAZIONI, 2014, 1, pp.47-60. ⟨10.3280/INT2014-001005⟩. ⟨hal-02171367⟩
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