Un Inferno di Luce
Résumé
Porre la luce – le sue variazioni e persino la sua assenza – al cuore del processo ermeneutico che Dante svolge sotto i nostri occhi, significa, sottrarre al Paradiso l’esclusiva sull’espressione figurativa dell’indicibile. Dante giunge alla visione ultima del mistero trinitario nella misura in cui ha appreso a oltrepassare costantemente i limiti della sua condizione umana da quando ha abbandonato la selva oscura, per percorrere – e narrare – un itinerario pericoloso attraverso l’oscurità abissale in cerca di una luce che si è all’inizio negata, per poi manifestarsi in forme cangianti, effimere e spesso transitorie. Quanto affermato sul paradiso può essere quindi ugualmente proposto come chiave di lettura della cavità infernale: oscurità assoluta e luce abbagliante sottendono difficoltà rappresentative simili.
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